QUANDO: DAL 15 AL 18 MAGGIO 2025
DOVE: Scuola di Osteopatia SOFI, TIRRENIA (PISA)
Morfologie e Biodinamiche dello sviluppo embrionale come gesto e il ruolo della fascia come organo dell’interiorità.
Un seminario di quattro giorni, una rara opportunità di ascoltare un’autorità mondiale che porta ormai da molti anni e in tutto il mondo il frutto della sua ricerca sull’embrione, integrando lo studio delle forme proprio dell’embriologia tradizionale con una visione fenomenologica delle dinamiche dello sviluppo, arrivando così ad una sintesi unica e affascinante tra scienza e principi spirituali.
Questo corso esplora lo sviluppo prenatale e il prendere forma del corpo, la morfogenesi, questi due aspetti esprimono le caratteristiche essenziali per lo sviluppo dell’essere umano nella materia, nello spirito, nel corpo e nella mente.
Il metodo scientifico della fenomenologia ci apre ad una nuova comprensione profondamente olistica dell’essere umano. Seguendo il processo di formazione dell’embrione umano, il corso chiarirà temi come lo sviluppo sano, lo scopo e la saggezza insite nella forma umana fino al profondo significato dell’esistenza.
L’embrione come unità psicosomatica di Spirito e Materia, Mente e Corpo.
Come diceva Andrew Taylor Still: “L’uomo è Mente, Movimento e Materia”
Nello sviluppo embrionale abbiamo a che fare con qualcosa che può essere definito come “ancora funzionale nelle forme”.
Questo significa che i gesti di crescita e sviluppo che l’embrione umano “per-forma” o compie, possono essere capiti ed interpretati come comportamento umano. Una sorta di pre-esercizio di quel che poi saranno funzioni fisiologiche e psicologiche.
Il corpo umano crea la sua forma durante lo sviluppo embrionale, in un processo continuo di cambiamento e metamorfosi. Usando l’approccio fenomenologico è possibile capire questi gesti come comportamento umano. Questi gesti sono anche un eco ed una ricapitolazione dei gesti di sviluppo dell’uomo come specie. In questo modo la biografia e la biologia si incontrano. L’esistenza embrionale non è una semplice fase passata della nostra vita, l’embrione esiste ancora dentro di noi: nella nostra esistenza inconscia e nel corpo che agisce come anima. Nella globalità del suo sviluppo l’embrione è l’espressione dell’essere, che è in grado di mediare tra “cielo” (forze celesti) e “Terra” (forze terrestri) e che, come tutti gli esseri viventi esiste nella respirazione tra Chaos (movimento, processo, tempo) e Cosmo (forma, struttura, spazio).
Jaap
IL DOCENTE : Jaap van der Wal è medico ed è stato professore associato in Anatomia ed Embriologia all’Università di Maastricht, Paesi Bassi. Dopo la laurea in medicina nel 1973 si è specializzato in anatomia funzionale e sviluppo dell’apparato locomotore con riguardo particolare alla propriocezione ovvero il senso di percezione della locomozione e della posizione corporea. In seguito si è dedicato all’insegnamento in Filosofia della Scienza e Antropologia medica.
“La mia passione tuttavia era e tuttora rimane l’embriologia umana. Il corpo umano è un processo, che si sviluppa e funziona nel tempo. L’embrione si muove, si comporta in forme. È in quest’area che ho incontrato l’antroposofia. Applico il metodo della morfologia dinamica per comprendere quello che realmente facciamo come esseri umani allo stadio embrionale. Con questo approccio ho scoperto che per me scienza e religione, materia e spirito, macrocosmo e microcosmo, creazione ed evoluzione s’incontrano l’un l’altro nel processo fenomenale del divenire umano. Rispetto a ciò trovo nell’embrione significative risposte a domande circa il significato dell’esistenza umana”.